Le dimensioni contano! – piccola avventura con le e-mail
1 Settembre 2016Di risposte (alle e-mail) non si muore!
23 Settembre 2016Settembre, tempo di fiere.
Sottotitolo: Tieniti stretta la tua PR.
Quando si tratta di affrontare una fiera, un evento, un convegno di tanto in tanto accade che alcuni clienti che non hanno mai comunicato la propria azienda in maniera strutturata rinuncino alla mia presenza.
Vogliono risparmiare sul mio compenso e spesso perché non hanno mai provato l’esperienza di avere la propria consulente in stand e pensano che i propri agenti e venditori, assieme ad una hostess siano in grado di affrontare l’evento.
Dipende dall’evento. Lo so.
Ma so anche che oggi lo sforzo economico richiesto da una fiera o da un happening viene affrontato solo se il ritorno in visibilità/ordinativi è notevole.
Mi spiego: oggi, quando se ne hanno le possibilità economiche, ci si concentra sulla fiera di settore che porta, ad esempio, un passaggio di visitatori di respiro internazionale e si bypassa tutto il resto delle iniziative: per molti settori (penso alla ceramica visto che siamo in periodo Cersaie ) limitarsi solo ad alcuni piccoli eventi “locali” o “nazionali” in relazione al proprio mercato è troppo riduttivo e a volte rappresenta solo spreco di soldi. Guardare, invece, alle esportazioni aiuta ad espandere il proprio orizzonte economico.
In questi frangenti il passaggio di visitatori (qui tralascio tutto il discorso di posizione dello stand etc…per concentrarmi su altro) è elevato e differenziare i ruoli aiuta a “catturare” l’attenzione di fasce di operatori diversi. Ogni ruolo ha conoscenza delle abitudini del proprio interlocutore: si muove? oppure, è stanziale in alcune aree? o ancora, si limita ad alcuni padiglioni dove sono concentrati dei focus particolari come un grande brand?
Non è un dettaglio da sottovalutare perchè la mia assenza (e con MIA intendo quella dell’addetto alle PR) ha portato ad un risultato: i giornalisti, i blogger o gli influencer di settore non vengono ascoltati, presi sottogamba o, peggio, salutati come scocciatori e liquidati con un materiale stampa (quando c’è) senza alcuna spiegazione, o peggio, senza trovare risposta a domande come “in quali lingue trovo il comunicato stampa?”.
A volte nemmeno presi in considerazione, come fossero semplici curiosi.
Risultato: le possibili sinergie che si creano con interlocutori di settori specifici come la stampa o il mondo blogging sfumano senza possibilità di replica. Soprattutto in occasione di fiere annuali o eventi (che si chiamano eventi proprio perché di occasione eccezionale si tratta) dove la concentrazione di alcuni addetti ai lavori è ormai una consuetudine o uno dei pochi momenti dell’anno durante i quali si può abbandonare la scrivania e il computer per un sano faccia a faccia.
Non serve che vieni, ci pensa la hostess!
Pericoloso é considerare sufficiente lasciare che sia la hostess all’accoglienza ad occuparsi delle vostre PR.
E vi spiego perché:
la vostra hostess partecipa ai meeting aziendali?
Parla con voi costantemente via mail o via telefono quasi ogni giorno?
Vi consiglia strategicamente quando siete alle prese con interviste, scatti fotografici, video aziendali o convegni?
Immagino che a tutte le domande la risposta sia stata NO. E che invece pensando alla risposta abbiate visualizzato subito la persona che accanto a voi lavora nella Comunicazione & PR e al Marketing (se riunite in una sola figura ma sarebbe meglio fossero figure separate).
Infatti, una hostess può accogliere i visitatori allo stand, occuparsi di cataloghi, informazioni di base e gestire le esigenze di contatto per non perdere ALCUN indirizzo, numero di telefono di chi visita lo stand, mentre i vostri agenti o la persona che si occupa della Comunicazione sono già alle prese con eventuali ospiti.
Con un brief iniziale e veloce a inizio giornata non può maturare sensibilità immediata alle dinamiche aziendali, non può impadronirsi di competenze tecniche per gestire influencer o giornalisti.
Non è corretto che lo pretendiate da lei perché in quel caso la vostra scelta di risparmio ha coerentemente questi risvolti: davanti a voi avete una hostess, non la vostra PR.
E non pretendete – all’opposto – che la PR faccia la hostess: è una mancanza di rispetto nei confronti di chi ha anni di esperienza nel proprio campo, migliaia di ore di studio e formazione continua sulle spalle: non lo dico per spocchia ma per reale capacità e competenza nel proprio settore.
Come vi sentireste se qualcuno, pur essendo voi direttore o presidente dell’azienda, continuasse a trattarvi come un neo assunto o peggio, uno stagista?!
Soprattutto quando è la Brand awareness quella che state costruendo faticosamente o cercando di mantenere ad alti livelli, cercate di organizzare tutto il vostro personale, dipendente o consulente, presente allo stand o all’evento in modo che tutti i vostri canali verso l’esterno siano presidiati in maniera competente, pronta e orientata al problema solving sia per l’acquisizione clienti che per la diffusione di informazioni quanto più dettagliate e corrette nel breve tempo della visita.
Per sintetizzare:
Quindi, ci si vede in fiera? 😉La persona che si occupa delle vostre PR