Oggi ne ho sentite diverse sulla festa della donna, e nell’ordine:
É indubbio che ci sia ancora da fare un sacco di strada sul fronte della sensibilità maschile sull’universo femminile, sull’offrire alle donne una degna conciliazione fra gestione della famiglia e posizione lavorativa, e anche – diciamocelo – in tema di solidarietà femminile.
E, in questi ultimi giorni, sembra che le mie amiche si siano attestate per rappresentare ciascuna una delle protagoniste delle categorie precedenti:
Però, ferite a parte, la Gigi, la Bibi e la Sara sono donne intelligenti e stanno guardando avanti: la Gigi parla della paura di non trovare più nessuno che la ami, quindi in qualche modo guarda comunque al futuro, la Bibi si sta concentrando sul lavoro e sulle persone che la amano e la Sara si sta prendendo tutto il tempo per godersi suo figlio, come prima non poteva.
Quindi, le donne sono contemporaneamente le migliori e le peggiori amiche di se stesse: passiamo la vita a farci le seghe quando le cose vanno bene perchè forse “qualcosa stiamo sbagliando” e forse perdiamo sempre l’occasione di goderci le situazioni fino in fondo, affannate a fare tutto al meglio; poi un bel giorno le cose vanno veramente male e siamo capaci di guardare in faccia la realtà con una lucidità incredibile, piangiamo ma cerchiamo di non travisare le cose, di non rappresentarcele come non sono, e dentro siamo già pronte ad andare avanti, comunque sia. La Gigi è andata dal parrucchiere a farsi i capelli, diversi (persino io mi aspettavo tutt’altro conoscendola). Piccola cosa che però dice tantissimo.
Insomma le donne conoscono la terapia: il parrucchiere, le amiche, i figli e se stesse. Non so perchè ma in qualche modo abbiamo sempre la forza di venirne fuori.
Se i maschi non sono per niente rispettosi delle donne, se il lavoro non ci offre né lavoro né conciliazione, se qualcuna intorno a noi sta mangiando la polvere di donne stronze, forse pensare alla Gigi alla Bibi e alla Sara che esistono nella vita di tutte è un buon modo per trovare dentro quella voglia di migliorare. Cominciare da noi insomma.
Io ho deciso che, come madre di maschi (cit. Frankie Hi-NRG) insegnerò da piccoli il rispetto delle donne, anche con l’aiuto del papà
Io ho deciso che le donne stronze imparerò ad annusarle a distanza e lasciare andare tutte quelle che non vale la pena frequentare
Io ho deciso che stringerò i denti e continuerò a portare avanti il mio piccolo business per vedere dove mi porta…
Insomma ho deciso che il mio 8 marzo durerà dal 1 gennaio al 31 dicembre, mi festeggerò ogni giorno e cercherò di far festeggiare anche le altre donne che la lucina della Bibi, della Gigi e della Sara pensano di averla spenta o bruciata. Insomma proverò a modo mio a cercare con loro l’interruttore! Buon 8 marzo, comunque decidiate di trascorrerlo
Lo so, sono una maledetta positiva 😉
Insomma “se la vita ti regala limoni, tu facci una limonata (con una spruzzata di gin!)”